giovedì 30 ottobre 2008

Narrazione

Prima di leggere il post, accendete le casse o indossate le cuffie, alzate il volume e fate partire il video. Non è che centri con quello che c'è scritto, ma è una bella canzone. Perchè stamattina a lezione ho messo su November rain dei Guns N' Roses e i cinesi mi hanno detto che non la conoscevano. Cazzo! Allora ho pensato: ci sono situazioni sottovalutate. Perciò, combatti il cinese che è in te, ascolta e conosci questa canzone.



Allora, dopo tanto, ritorno. Scrivo, quindi sono. Vi ringrazio per le esortazioni a riprendere a scrivere un post; esorto tutti a tempestare di richieste molto più pressanti Mario, che ha addirittura manifestato la volontà di (scusate il tecnicismo) chiudere su baracca e burattini. Forza magico, non mollare!

Aggiornamenti sulla situazione olandese: la settimana scorsa era la "autumn vacation". Ho girato in dolce compagnia più in questa settimana che nei due mesi precedenti.
In brevissimo: Amsterdam (centro storico, canali, red light district, giro in barca), Den Haag -che sarebbe poi l'Aia- (Panorama Mesdag, centro storico, Madurodam, palazzo del governo), Amsterdam -ancora- (Rijksmuseum). Considerazione: alla fine le città olandesi sono piccole, comode da visitare anche a piedi. Non c'è l'infinità di cose da vedere stile Roma, tutto è molto raccolto attorno al centro, tipo Firenze, mutatis mutandis...in sostanza delle grandi città da visita di una giornata.

Il mio pub preferito di Deventer, unico "monumento" della mia città presente a Madurodam (che è una specie di Olanda in miniatura). Sfuocata, ma si vede la strega a cavallo della scopa che si spalma contro il muro della birreria.
Dopo il relax completo (di fatto ho avuto un intervallo fra l'ultima lezione prima e la prima lezione dopo di 12 giorni!!!) mi dovrei rimettere sotto: le scadenze per gli esami sono molto vicine, metà novembre per essere vaghi (e abbondanti). Dei due progetti, in uno sono messo male, nell'altro invece sono nella merda. Ma la merda (metaforicamente parlando) mi stimola, do il meglio sotto pressione. Poi la presenza dei cinesi è tranquillizzante...se ce la possono fare loro! Ma non divaghiamo e non mostriamo del motivato razzismo.
L'alimentazione tirata in questione da qualcuno come motivazioni della mia assenza dalla tastiera, in effetti ha qualche ruolo. Adesso la prendo alla larga, perciò riscrivo la parola alimentazione evidenziata -alimentazione- così, quando sarete arrivati alla fine della storia, vi basterà alzare gli occhi e vi ricorderete subito da dove ero partito. Questo era un grande esempio di metascrittura (scrivo dello scrivere). E con questo ho aperto un'altra parentesi ( ). La smetto.
Allora. Domani è il 31 ottobre. E' una grande ricorrenza. No, non halloween. Non solo, non principalmente. Domani è soprattutto l'ultimo giorno buono che ho per usare i miei buoni di Subway. Ovvero nella catena di negozi di fast food, dove però i panini sono sfilatini di 30 cm che ti riempiono davanti a te, su tua ordinazione, con ingredienti che vedi con mano essere freschi...in sostanza, come diceva Pizzul, tutto molto bello. Ultima parentesi, lo giuro: Subway deve andare di moda soprattutto negli States, vista la dislocazione dei 7 ristoranti ce ci sono in Italia (benedetto indotto delle basi militati NATO).
Comunque. Visto che la mia casa sembra una abitazione da famiglia (quindi da consumatori per eccellenza) mi arrivano nella cassetta della posta (in realtà mi arrivano per terra, visto che ho solo un buco nella porta) centinaia di volantini pubblicitari la settimana. E visto che sono anche molto solo nel momento del pranzo, a volte (sempre) ammazzo il tempo leggendoli. Sembra un filino squallido, ma mi diverte: comparo i prezzi, guardo i mobilacci che producono qui, irrido i loro salumi strambi...e mi butto sulle offerte! Così, un giorno, mi trovo fra le mani questa pagina composta da 12 tagliandini sconto per panini da Subway. Si va da 3x2 a 50% a menu fissi, con coca, con biscotto, pollo e verdure, vegetariano, ranch bacon...insomma, c'è da morire. Il problema è che scopro questo sconto solo lunedì. Ovvero solo 5 giorni prima che scadano. Mi consulto con i connazionali e decidiamo che è da immorali sprecarli. Così, fra ieri e oggi (lunedì pensavamo di cenarci, ma chiude saggiamente alle 18.00) ci siamo sparati all'incirca 75 cm di sfilatino superfarcito a testa (esattamente 2 metri in totale), spendendo meno di 15 euro a testa, bere incluso. Direi un lusso. Ma anche una maledizione, perchè domani dovremo consumare gli ultimi 6 buoni...ci aspettano 240 centimetri di morbidezza: io ho proposto pranzo e cena, si vedrà, magari verrà in nostro soccorso qualche zombie. Quindi il cibo mi rallenta e mi fa passare la voglia di faticare, persino di fare la fatica di scrivere un post. Adesso infatti sono digiuno, un po' per la sfilatinata di oggi, un po' perchè di sotto mi aspetta una zuppa di asparagi...va beh ,almeno le verdure fanno bene.
Per il resto, freddo cane, ieri sera c'era ghiaccio sulle mie finestre. Oggi ho messo i guanti di Gore-tex per andare in bici. Quelli che a casa uso solo per andare a sciare.
Oggi pomeriggio -ovviamente dopo essermi ripromesso di studiare intensamente- ho giocato con la Playstation a casa di Pietro. 3 ore ininterrotte di PES. Riproduciamo un gran mondiale, finale persa ai rigori contro la Spagna. Che sfiga, era proprio destino.
Ad Amsterdam ho mangiato in un tapas argentino, avevano sintonizzato un canale di musica latina. Entro e ci sono dei ragazzi formosi cone delle maglie a righe. Poco poco erano i Finley spagnoli! Erano i Finley spagnoli.
Adesso vado a mangiare, perchè ho un gran bisogno di scaldarmi. Mi sono seduto al computer dopo essermi tolto la maglietta. "Tanto accendo solo, poi mi vesto e vado a cena"....così è più di un'ora che sono qui e c'ho la pele d'oca che sfiora il soffitto.
Che storia!!!

lunedì 20 ottobre 2008

Flash

Oggi è uno di quei giorni che volano via. Uno di quelli che non puoi assolutamente ricordare. Prima di tutto perchè non succede assolutamente niente. Non esco, non studio, non mangio, non parlo. Un giorno fantasma. Ok, qualcosa lo faccio. Lavo la biancheria. E la stendo al tramonto. Le previsioni mettono pioggia stanotte, forse farò qualcos'altro. Raccogliere la biancheria stesa.
Un altro dei grandi motivi per cui questa giornata è voltata è perchè ne ho dormito più della metà. Non nel senso di quei piccoli sonnellini insulsi: no, ho proprio attaccato al sonno di stanotte quelle 5-6 ore di bonus...evitando di dire a che ora mi sono svegliato, faccio presente che adesso sono incredibilmente sveglio e riposato. Altra cosa positiva del gran dormire è la possibilità (è statistica, non certezza) di sognare di più. E io mi sono svegliato con questa immagine.
Una situazione veramente assurda.
Partendo dalla cosa più realistica:
Io giocavo nella nazionale italiana di basket.
La nazionale italiana di basket era in finale alle olimpiadi.
Roberto Chiacig era nero.
La nazionale italian di basket stava battendo gli stati uniti in finale.

Questo post è un vano tentativo di atribuire un'etichetta, anche se solo un sogno, a questo giorno, in modo da non farlo svanire.

E visto che 4 etichette sono meglio di 1, ci aggiungo queste 3, che non sono mie ma che a proposito di cose assurde, irreali e poco probabile, se la giocano fino in fondo.





domenica 19 ottobre 2008

Ombre di luce. Riflessioni riflessive

Momento incredibilmete riflessivo. Cioè, non il mio, quello di ciò che mi circonda. A iniziare dai blogghettari che fanno la malora: viaggiano, fanno feste, si interrogano, si licenziano...io non sono uno che si impressiona facilmente, ma qui ci vorrebbe davvero l'agente Barbrady!
Rewindiamo. Nasce -e muore- l'idea con un sorriso, aprendo una mail di un amico (che in momento di grazia me ne invia 23 di fila): foto datata, gli scienziati di almeno 50 anni fa provano ad ipotizzare un computer del 2004.
Realizzo che esiste una riflessione sul futuro. La cosa (non la cosa in sè, ma il riflettere sulla cosa) mi sconvolge. Poi impazzisco quando ci aggiungo la mia riflessione sul concetto di riflessione sul passato. Che devo fare per forza, perchè per il corso Management & communication skills, oltre a leggere un libro motivazionale, devo scrivere una quarantina di pagine rispondendo alle domande alla fine di ogni capitolo. Per far capire il genere: "quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze nelle relazioni interpersonali? Quali caratteristiche del buon manager pensi di avere e su quali devi lavorare di più?" Roba che stai un'ora a pensare a come sei fatto (che tra l'altro, trovo un esperienza ovviamente spaventosa, forse inutile, sicuramente frustrante). Poi vengono fuori un casino di idee...ma prova te a sbrigarti a rincorrerle con la penna, per di più in inglese. No, non ci siamo. Urgono provvedimenti. Riconsiderare il lavoro e la profondità a cui realmente voglio analizzare (questa volta me, non l'analisi). Grande metafora gratuita: non è che quando si inizia una miniera si parte e si scava un posso largo 1 cm e fondo 700 km. Si scava piano piano, raschiando via superfice dopo superfice.
Altrimenti -alternativa- si dichiarano le balle sufficientemente rotte (e questo è il mio caso) e si sta bene. E si finirà per fare lo stesso qualcosa di bello, solo bello in maniera diversa. Cioè, non quel tipo di bello che le altre persone non capiscono e, spaventati, si affrettano a bollare come "deve essere sicuramente, struggentemente bello!". Ma come quel tipo di bello che anche le altre persone possono capire, che gli piace e basta. Per concretizzare, tipo Rocky IV contro 2001 Odissea nello spazio. Indovinate quale dei due registi avrei voluto essere...
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Ritornando sano, aggiornamento sulla situazione attuale.
Prima di tutto, Internet a casa fa i capricci ma sembra andare. Il freddo si è fatto più intenso ma la mia pelle si è ispessita, così continuo a usare la giacchetta e ho anche abbandonato la sciarpa. Detto di Management, per gli altri esami sono piuttosto indaffarato. 1) Devo fare un progetto di un database con Casetalk e poi trasformarlo con MySQL o Access. Chi non ha capito è messo meglio di me. 2) Devo fare un sito internet con Joomla, e sto tribolando come pochi. (Se i miei Mat-tecnici vogliono intervenire in mio soccorso, sono i benvenuti).
Ho già in carniere il primo esame. 4 lezioni = 4 crediti, venghino lor signori venghino! Comunque ho speso più di 10 ore per lavorare a quel progetto che mi è valso un 9 (a me e al mio inutile anzi dannoso compagno di squadra, il cinese amichevolmente ribattezzato "Lenti di burro" per la scarsa nitidezza con cui gli si possono guardare gli occhi attraverso gli occhiali). Tra l'altro scopro magagna Erasmusiana, in quanto sarò penalizzato nella translazione dei miei voti olandesi nel sistema italiano (qui i voti sono come da noi alle superiori, da 1 a 10 ma con il 10 impossibile da prendere...e il mio 9 -cioè il massimo dei supervoti- equivale a 29-28).
Gli esami scritti e le presentazioni di questi progetti sono a brevissimo termine (prima metà di novembre) quindi di cose da fare ne avrò. Ne avrò di meglio che fare autoenon analisi...ma se le dovessi fare, prometto di farle così.



Solo per puntualizzare: non ho fumato niente prima durante o dopo la stesura di questo post.

lunedì 13 ottobre 2008

Sconnessi ma contenti

Problemoni con la connessione Internet da casa. Un bel po' di incazzatura e quasi piu' noia. E senso di essere tagliati fuori dal mondo. Gli smanettini dell'altra volta vengono e sconnettono e riconnettono prese elettriche (grande abilita' propria solo di esperti tecnici specializzati), poi, dopo aver cancellato molte cose (che presumo fossero importanti) sia sul mio portatile, sia sul computer del congolese, se ne vanno senza che il problema sia minimamente risolto. Quindi da giovedi' scorso sono ufficialmente isolato. Anche se ieri sera, accendendo per sbaglio Skype, scopro che posso chiamare via Rete...misteri dei computer!
Comunque, l'incazzatura e il disagio sono grandi, anche perche' in questo mese ho un progetto per il quale devo disegnare on line un sito web...e farlo all'universita' fra una mandria di biondini con l'ipod che urla, rutta e trascina le sedie girevoli da una parte all'altra della sala computer, non e' una prospettiva accettabile.
Per risollevare il buon umore mi butto su un argomento leggero: il nepotismo nel mondo del cinema. Perche' e' un fatto davvero increscioso quando ruoli di prim'ordine non vengono assegnati in funzione di una effettiva bravura, capacita' espressiva o recitativa, talento, ma grazie ad un legame di parentela con qualcuno che gia' conta nel mondo del jet set.
Primo esempio che mi balza alla mente. Senza parole.

In molti l'avranno riconosciuto. E molti lo staranno chiamando con il nome del ruolo che lo ha reso celebre: Eric, il principe della Sirenetta.
Bene, sono in pochi a sapere che il bel morettino ha ottenuto la parte nel film solo grazie all'intercessione del suo fratello gemello...non indovinate chi?
Ebbene si', e' proprio lui

Quel simpaticone di Dave, papa' di Alvin Superstar. Lo si pensav un bravo ragazzo, un uomo di principi...ma davanti alla possibilita' di dare una spintarella al fratello, non ha evidentemente resistito.

E, ultimo caso in ordine di tempo, un altro simpatico personaggino: il nuovo protagonista del film WALL•E della Disney Pixar.


Non vi ricorda nessuno? Beh, rinfrescatevi la memoria: se vivete ancora nel mondo delle fate, ecco un brusco risveglio. Il simpatico robottino non ha ottenuto il suo ruolo grazie ai suoi occhioni dolci o alle sue movenze pacioccone. La spinta decisiva l'ha data il padre, gia' attore di successo, entrato nella vita di noi tutti nei panni di Numero 5, il protagonista del film Cortocircuito.
E' ora di finirla con questo modo mafioso e clientelare di agire e ragionare. Spazio ai giovani attori, al loro talento e alle loro motivazioni.

martedì 7 ottobre 2008

L'insostenibile pesantezza dell'avere

La situazione si era fatta ormai insostenibile. Cioè, non si poteva più andare avanti così. Se già prima avvertivo la cosa, l'acquisto di uno specchio (usato, comprato sabato, pagato 3,5 euro) ha veramente posto sotto i miei occhi il problema. Capelli troppo lunghi. E se davanti ci si poteva fare qualcosa, dietro la situazione era abbastanza terribile. Problema assai grave per chi come me considera una passata di mani fra la chioma il massimo dell'attenzione giornaliera da concedere alla testa. Mi sono deciso ad una soluzione intensa. Alla fine ci ho guadagnato: rilassante shampoo e taglio dutch style. Che ovviamente se ne andrà via tra poche ore alla prossima doccia, ma tant'è, meglio di prima lo rimarrà sicuramente. Se volete potete partecipare ad un gioco tipo i fagioli di Raffaella, potete sbizzarrirvi ad indovinare quanti giorni erano passati dalla mia precedente visita dal barbiere...

Ovviamente il prima...


e il dopo!


Comunque. Sono ritornato alla mia routine quotidiana dopo una settimana atipica. Ricevuta visita di sorella-cognato-cugina. Bello per la compagnia, meno per l'inglese, molto bello per il viaggiare. Nel senso che mi sono dovuto decidere ad abbandonare la mia Deventer per visitare un po' di questo paese (che, per chi non lo sapesse, è più piccola di Emilia Romagna + Lombardia). Tanti mulini, Amsterdam, dighe e polder. Breve riassunto di 3 giorni intensi (e freddi) di viaggio. Ma io sono bravo a parlare, mica a raccontare: perciò eccovi 2 foto molto rappresentative.

Scorcio su mulini con canale

Nuvole basse sull'orizzonte, compagne inseparabili
di tutte le mie mattine e tutti i miei pomeriggi

Per dimostrare che c'ero anch'io...

Infine una breve considerazione. Questa nazione (come divevo grande come 2 regioni italiane) viene da molti considerato un grande paese. E io sono abbastanza d'accordo. E non è che ci facciano il mazzo economicamente, visto che il loro PIL è di poco inferiore a quello italiano. Va bene che loro lo producono tutto dalle 9 alle 17 e dal martedì al venerdì (orario di lavoro mitico!), ma ci sono motivi molto più importanti. Per esempio il saper riconoscere un mito quando lo incontrano. E per di più, l'avere la proprietà linguistica per goderselo in versione originale.



Qui costui è giustamente un mito. Sforzatevi di trovare 10 minuti per guardarlo tutto. Facciamo in modo che lo diventi anche da noi.

mercoledì 1 ottobre 2008

Help! Wanted

Ridotto al silenzio dalle tante cose da fare brevizzo oltremodo il post. Che dovrebbe essere corredato da un video, ma questi embedding disabled di Youtube stanno veramente cominciando a rompere i maroni. Comunque, volevo regalarvi due perle dei miei pensieri sparsi deventeresi.
Numero uno. Il video che non mi fa postare qui sotto è quello del primo succeso delle Vibazioni, Dedicato a te. L'ho rivisto da poco e ho notato una cosa spettacolare che non posso non comunicare a qualcuno: come potete vedere, esattamente al minuto 2:18, sullo sfondo si vee chiaramente una telecamera che riprende il video e anche (questo è il the best) il vigile che ferma le auto per permettere la scena...come dicono in Romagna: un spetacolo!
Numero due. Avrebbe dovuto essere il mio primo contributo alla famosa rubrica separati alla nascita (in veste di autore, non di protagonista), ma sono insorti problemi insormontabili, per cui necessito, ancora una volta, del vostro aiuto.
E' molto semplice: non mi ricordo il titolo di un film che ho visto tempo fa. Gli attori sono tutti direi abbastanza sconosciuti, il protagonista ha un viso magrissimo. Sembrno inglesi, probabilmente il film è inglese, databile fra fine '80 inizi '90, credo ambientato a Londra. La trama è: giovane coppia, lei muore e lui rimane con la bambina piccola, che cresce fra varie disavventure con le nonne. Sono convinto che il titolo del film sia il nome della bambina, pensavo "Sarah", ma non ho trovato niente su Internet.
Ora: se qualcuno ha notizie che aiutino a trovare titolo o anche solo attore protagonista, la ricompensa conisiste in 50 fantaliardi. Di Bisondollari.
Grazie dell'aiuto. Adesso torno alla mia quotidianità fatta di lezioni, homework e una pioggia e un vento da stomacare.