Come promesso
in un precedente post-post scriptum, ritorno sulla puntata di
Report andata in onda su Rai 3 lo scorso 1° giugno.
La parte succosa del programma, il servizio dal titolo "Cavalcare la crisi", è molto illuminante per chi è interessato al mondo degli spin doctor. Il maggior pregio dell'inchiesta è sta nel portare lo spettatore direttamente all'interno della stanza dei bottoni, dove vengono prese decisioni e scelte le strategie. Lascio comunque a chi fosse interessato la visione del
video (disponibile anche il
testo integrale), difficilmente riassumibile (senza annoiare, beninteso).
Molto di più mi ha colpito la rapida carrellata iniziale con
spot di comunicazione/propaganda politica. I video trasmessi hanno il pregio di essere americani (quindi oggettivamente qualche passo avanti a noi per quanto riguarda l'efficienza comunicativa), e hanno il pregio di essere -in buona parte- molto datati (alta possibilità che un pubblico giovane non li abbia mai visti).
Ne consiglio davvero anche solo una
rapida occhiata. Per comodità dell'utente interessato, gli spot sono a questo link, fra il minuto 19 e il 28.
Un breve sommario vi potrebbe invogliare (i link sono ai filmati in originale che sono riuscito a trovare - impresa più che ardua- su Youtube).
Si inizia con un lungo spot contro le armi atomiche comissionato dall'episcopato americano. Siamo all'inizio degli anni '80, lo speaker del video è un certo
Karol Wojtyla.
Subito dopo balzo indietro nel tempo, per il famosissimo
dibattito Nixon-Kennedy che alle presidenziali del 1960 fece propendere il popolo americano per il miglior oratore, il giovane e affascinante candidato democratico.
Si passa all'emotivamente coinvolgente
spot elettorale di Lyndon Johnson per la presidenza '64 al dissacrante filmato con un
Jimmy Carter di plastilina che canta una canzone alla sua
GeorgiaAncora propaganda elettorale con il video-clip per la candidatura a sindaco di New York di
Edward Koch.
Filo rosso che sta dietro a tutte queste campagne politiche è l'esperto di comunicazione
Tony Schwartz. Un personaggio che varrebbe la pena di aprofondire.
Ma la carrellata prosegue, e si conclude con i due spot elettorali degli ultimi candidati democratici alle primarie, in vista delle presidenziali di novembre 2008 (e neanche questi sono stati più facili da reperire sulla rete, penso per colpa delle operazioni di disturbo fatte dagli avversari). Con cavalleria, prima
Hillary Clinton, poi
Barack Obama.
Beh, buona visione. Non aggiungo altro, perchè penso che l'abilità di questi strumenti comunicativi, renda superflue, anzi dannose, le mie parole.
Il video dimostra perchè su Youtube è difficile trovare materiale originale d'annata. E può anche esseere interessante, per chi ha una conoscenza dell'inglese superiore alla mia, per approfondire una questione presto d'attualità sulla rete.