sabato 20 febbraio 2010

C di Cinzia, C di Cinque

Mi è stato fatto notare che se scrivo sul blog "Addio" poi non mi faccio sentire per due mesi, magari sembra che mi sia suicidato. Che non è vero. Quindi chiedo scusa per l'assenza e ringrazio per gli attestati di stima.

Iniziamo dalla fine. Ho finito di scrivere la tesi. Cioè, ho finito un secondo fa di scrivere la tesi. Poi magari non andrà bene, ma intanto ho finito.

Passiamo all'inizio. Addio agli anni spensierati significa che ho iniziato a lavorare con assiduità. Che lunedì diventerà una doppia assiduità, ma questa è un'altra storia e non mi piace mettere il carro davanti ai buoi. La prima assiduità consiste in un lavoro da lettore per rassegne stampa. Il bello è che finisco presto, verso le 9 di mattina. Il brutto è che inizio presto, tipo verso le 5 di mattina. E qui entra in scena Cinzia. La mitica Cinzia Cracchi, professione -Gate. Perchè io faccio la rassegna stampa sui quotidiani di Bologna. Quindi immaginatevi da un mese a questa parte quante foto del suo pelicciotto ho visto, mentre leggo i miei giornali ad una velocità talmente elevata da farmi sentire celebroleso.

E qui entra in scena Cinzia. L'altra Cinzia, quella che Come Volevasi Dimostrare, c'aveva ragione davvero, e mi sono messo ad ascoltare i Radiohead. Siamo andati in mezzo alla storia. Che la canzone mi piace da matti, però mi sento celebroleso. Anzi, mi piace perchè mi fa sentire un triste celebroleso. E grazie ai Radiohead sono riuscito a finire la tesi. E dire che mi avrebbero dovuto far pensare più al lavoro che allo studio, perchè quello che faccio ha parecchi aspetti slowly kills you. Però il suo annegamento mi è stato incredibilmente di aiuto.



Come volevasi dimostrare hai sbagliato, ricordo la canzone che azzardasti.

Tornando un attimo indietro, e facendo un passo avanti, si arriva al C di Cinque. Innanzitutto perchè ieri ho contato fino a sette in ordine alfabetico. E 5 è il primo numero. Poi perchè volevo celebrare la meravigliosa ironia, ignota ai più, di quei simpaticoni che compongono il palinsesto Mediaset. Che alle 5, su canale 5, hanno pensato bene di mettere Party of five. Prescindendo dal fatto che accendo la TV per svegliarmi e vedo il candido pallore di Neve Campbell... il giocone di parole mi sembra un po' eccessivo, perlomeno per riderci, perlomeno alle 5 di mattina.

Che poi sono tra 25 minuti. Arrivando alla fine della storia. Ma questa volta sono ancora, non già sveglio.

Buonanotte. Fine

8 commenti:

Matteo ha detto...

e vai!!! Finalmente sei tornato on air. Metto il post prima di leggere, tanto vado in fiducia!!! Ora corro a leggere....

Ila ha detto...

ho scritto una sola pagina di tesi (anche se, a mia discolpa, ho finito di leggere quasi tutti i libri in bibliografia e sto preparando l'ultimo esame), faccio sforzi sovraumani per riuscire a svegliarmi alle 10, e non lavoro.

Quindi dopo questo post mi sento vagamente una merda, ma sono comunque contenta dei tuoi traguardi. E visto che sono talmente magnanima da non ucciderti per invidia mi merito di sapere in che cosa consiste la seconda assiduità.

Salutami i Radiohead, che tra l'altro avranno ampio spazio nella mia, di tesi.

Ila ha detto...

E comunque: il primo numero in ordine alfabetico è CENTO, non cinque! :D

un'esaurita ha detto...

No, vabbé, avevi detto fino a sette...ok, è ufficiale. Mi drogo. E la smetto anche di intasare il tuo blog, tra l'altro.

Unknown ha detto...

compagno di sfighe cinziesche.... perchè tu immaginerai quante pagine ho letto su cinzia...

CiDiVì ha detto...

Arrivo tardi... e "Oh dio... che ho combinato stavolta..?" appena leggo il titolo. Poi leggendo del "Cinzia Gate" mi sono sentita un po' presuntuosa. Poi di nuovo "OH DIO!!!"...

Avevo azzardato "Fake plastic trees"... ma non si può volere tutto.

Congratulazioni per i lavori e per la tesi finita.

Mi mancano le tue rare ma intense irruzioni a casa mia.

CiDiVì ha detto...

Ah... dimenticavo.

C di CEREBROLESO non CELEBROLESO.

Kisses.

Eugenio Fedolfi ha detto...

Matte: grazie della fiducia, e, se leggi questo commento, della pazienza.
Ila: il lavoro mobilita l'uomo. Che tu lo voglia o no. Ci sono cose che sono scritte, cose da scrivere e cose che si scrivono anche se tu non lo sai.
Esaurita: no problema...
Fata: anche secondo me si è rifatta le labbra.
C: capita di vestire diversi ruoli. E può essere strano. E lo è ancora di più se lo si fa in una storia senza storia come questa. Storia che forse può solo dire di aver memoria. Chè io ricordo tutto.