giovedì 1 ottobre 2009

Questione di scelte

Se avessi scelto di non fermarmi a giocare a tabù.
Se mi fossi infilato le scarpe slacciandole, invece che forzando pelle e fibbia.
Se avessi indugiato più sulla porta.
Se avessi deciso di rimandare a domani il pieno alla macchina.
Se avessi scelto i 20 euro che sporgevano dal mio portafoglio, invece de 50.
Se non avessi insistito e trafficato per far entrare quei 50 litri scarsi nel mio serbatoio da 45 abbondanti.
Se mi fossi fermato per togliermi il portafoglio di tasca.
Se non fossi partito così deciso.
Se non avessi avvertito qualcosa un attimo prima. Se non avessi rallentato appena.

Allora mi sarei perso quello spettacolo. La notte fonda, la curva dopo la discesa, nota e seducente. Il casolare sulla sinistra, con la siepe alta e folta e la meridiana sulla facciata di mattoni. La piccola strada che si inerpica a destra, fra case basse e ricche. E in mezzo lui, un maestoso esemplare di cervo, le ampie corna, le zampe agili. Un balzo ed è in mezzo. Prima di spiccare il secondo gira leggermente la testa alla sua destra. Ci sono io coi miei due fari, chissà cosa pensa. Un attimo ed è sparito, perso in un prato che nessuno sembra mai aver calpestato, che fino ad allora sembrava inutile, che deve essere stato pensato proprio per lui, adesso.

La curva si raddrizza, la strada sale. Incrocio un'altra auto. L'auto di uno che non vedrà. Se solo avesse scelto...



Ho dei flash di un anno fa. In certi momenti è tutto così dannatamente uguale. Skype mi dice che c'è un amico qua e un amico là. Ho voglia di stare solo e passo tanto tempo davanti al computer. Ho voglia di andare in bici più di quanto non faccia. Viene buio presto e non ho fame ma mangio. E ogni tanto mi sdraio sul pavimento.
Tutto cambia un cazzo. Non lo so... il portatile è più rotto e più lento, io sono solo più stanco e inconcludente, più schifoso a suonare la chitarra e più vecchio.

Solo perchè non crediate che la vita (la mia nello specifico) fa schifo, affermo orgoglioso che oggi ho fatto una delle risate più comiche della mia vita. A tanti è capitato di ridere mentre stavano bevendo, finendo poi per sputare nebulizzato il liquido più o meno alcolico. A me è capitato solo di vedere queste persone. Io non stavo bevendo, ma l'umorismo mi ha preso alle spalle così bene che ho sputato quello che non avevo. Sul pavimento del bagno. Vi auguro migliori effetti.

[Immagine]
Sarà perchè stasera ricomincia il dottor House.


3 commenti:

Ilaria ha detto...

mai capitato di sputare ridendo qualcosa che non bevevo. Capitato varie volte, però, di sputare quello che bevevo.

Io ogni tanto ho la sensazione che i nove mesi via me li sono sognati, da tanto tutto sembra uguale a un anno fa.

E comunque sarà anche vero che passi tanto tempo al computer, ma sempre troppo poco sul blog! :P

evachent ha detto...

Sei un fiore spinoso e delicato...

Matteo ha detto...

Eugi, è sempre un piacere leggere qualsiasi cosa scrivi... Quand'è che scrivi un racconto?