venerdì 20 febbraio 2009

Up and down

Giornata al Hoge Veluwe National Park, con sosta particolare al museo Kröller-Müller che si trova al suo interno. Viaggio e giornata di alti e bassi.
Riuscire a svegliarmi alle 9 nonostante mi fossi addormentato alle 3 è rock.
Essermi addormentato alle tre senza un motivo e contro la mia volonta fa hahare.
Le previsioni che la mattina dicono che presto smetterà di piovere sono rock.
Che salgo sul treno e non piove, scendo e piove, fa hahare.
Che manco la fermata dell'autobus e quella dopo è avanti 15 chilometri fa hahare.
Quando arrivo e sarebbero previsti 10 chilometri in bici ancora piove, quello fa proprio hahare.
Trovare alla fermata sbagliata un minibus che porta, senza chilometri in bici, al museo che voglio visitare è rock.
I due simpatici vecchietti che ci sono sul pulmino sono rock.
Il fatto che odorino di sterco di cavallo fa hahare.
Ma lo fanno in modo simpatico, e questo è rock.





Sul minibus c'è questa canzone, rock.

Che il museo sia molto bello è rock.
Che di arte non ne capisco niente fa hahare.
Che in una sala di (per me) illustri sconosciuti vedo un quadro e dico: "Quello è bello" ed è un De Chirico, è rock.
Sala dopo, altri nomi ignoti, altro "Bel quadro", stavolta Picasso, ancora più rock.
Nessun Caravaggio, fa hahare.
Metterci 24 anni a realizzare che per te Caravaggio è meglio dell'arte moderna e contemporanea (compreso il povero Van Gogh) fa hahare.
Almeno prendere coscienza di ciò è rock.
Un quadro che mi perseguita è rock.


Il fornitore di blu e di giallo di Van Gogh è rock.
L'odore di 54 kg di boccioli di rosa del 1984 fa hahare.
La zuppa calda di piselli è rock.
Il pane freddo e nero fa hahare.
Pedalare per 15 chilometri in un bel bosco è rock.

Farlo mentre fa freddo e spiovviggina è ancora più rock.
La panchina della fermata dell'autobus che questa volta è asciutta e al coperto è rock.
Aspettare l'autobus per più di mezz'ora fa hahare.
Occupare il tempo scrivendo la bozza di un post su un taccuino rivestito di pelle è rock. Decisamente troppo rock.

Beh, il monumento a Pac-man, non può che essere rock.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tornare a casa dopo aver passato una bella serata è rock.
Rendersi conto che la bella serata non te la sei goduta perchè pensavi a tutt'altro fa hahare.
Sapere che anche stanotte non dormirai fa hahare alla grande.
Avere un libro che t'aspetta è rock allo stato puro.
Leggerti è sempre rock.

Anonimo ha detto...

come si chiama il quadro di Van Gogh??
è paro paro ad un angolo di Leòn....lacrime e profusione!

Anonimo ha detto...

Conoscere una marea di gente al carnevale di Càdiz è rock.

Che alle quattro del mattino Càdiz si sia trasformata in una latrina a cielo aperto (e tu ci devi camminare in mezzo) fa hahare.

Cantare a squarciagola Pereza vestita da giapponese è Rock.

Andare a dormire alle dieci del mattino, pranzare alle 18 e non capire più che giorno è...fa decisamente hahare.

Comunque benvenuto nel club di quelli che scrivono le bozze dei post sul taccuino! Lo sai che questo è uno dei primi sintomi della blog dipendenza, no? :D Noi blog dipendenti siamo molto fieri di ciò.

Anche se Van Gogh continua a piacerci più di Caravaggio.

Anonimo ha detto...

Se facciamo la lista delle cose rock potrei dire che venire a trovarti in Olanda è stato molto rock.
Anche se qui stiamo ancora aspettando le foto dei procioni di Deventer... hai ancora pochissimi giorni, poi dovremo pensare che sei un millantatore, e questo non sarebbe per niente rock!